Le storie dei RèSpeaker

“Tornerò per lavorare negli uffici”- la profetica promessa di Delia

Questa è la storia di Delia, una studentessa universitaria come tante, che per non pesare eccessivamente sul bilancio familiare decise di mettersi alla ricerca di un lavoro part-time.
La scelta del call center, in barba ai pregiudizi che aleggiano intorno a questo settore le sembrò subito la più opportuna, visto l’impegno part time richiesto da questo lavoro.

Decise quindi di candidarsi all’offerta di lavoro in vigore presso la sede RèSpeak di Marano, e il solo colloquio fu utile a far si che ogni pregiudizio cadesse.
L’appoggio e la disponibilità di Alessandra e Marina, le team leader dell’epoca, uniti all’ambiente giovane e dinamico che caratterizza questo tipo di lavoro, fecero si che tra la sala e Delia scattasse subito il colpo di fulmine.
Il primo giorno al telefono, dopo la settimana di formazione prevista, Delia siglò tre contratti: un totale non da poco per una “novizia” del settore.
La nuova arrivata venne accolta subito a braccia aperte dai colleghi, pronti a metterla a suo agio e ad insegnarle tutti i trucchi del mestiere.
Di conseguenza i risultati continuarono a migliorare.
E non fu l’unico traguardo raggiunto.
Ben presto arrivò anche la crescita personale.
Lavorare in un call center vuol dire stare a stretto contatto con le persone, e questo non può che migliorare la capacità di relazione e di comunicazione.
Le nuove doti si rivelarono utilissime per i suoi studi.Il lavoro le piaceva, e in quella stessa sala Delia aveva degli amici, ma dopo 5 mesi la sua avventura in RèSpeak giunse al temine, visto che il tirocinio formativo previsto dal suo corso di laurea era alle porte.

Al momento dei saluti però, Delia pronunciò alle sue team leader una frase quasi profetica: “me ne vado, ma tornerò laureata e cercherò di entrare negli uffici”. E così è stato. Dopo aver conseguito la laurea in scienze politiche e relazioni internazionali con una votazione di 104, Delia iniziò a cercare lavoro e ad inviare curriculum, inciampando, quasi per caso, in un’offerta di lavoro indetta da quella stessa società che fa capo al marchio RèSpeak.
Oggi, come aveva promesso, fa parte degli uffici amministrativi.
Perché si torna sempre dove si è stati bene.

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